TERAMO – Stavolta è sembrato troppo facile l’assist che il Governatore D’Alfonso ha offerto al suo capogruppo regionale nel botta e risposta del post risultato elettorale del congresso teramano, quando ha detto di averlo incontrato alla libreria Feltrinelli e di aver parlato a lungo con lui. Facile perchè con la sua consueta concretezza ha subito preso la palla al balzo per replicare che «per un Governatore non dovrebbe essere importante incontrare il suo Capogruppo presso la “sezione fantasy” della Feltrinelli, l’ideale sarebbe incontrarlo casualmente, magari davanti a un capannello di operai che rischiano il posto di lavoro o a un negozio chiuso ed abbandonato per gli esiti del terremoto, lì, dove il lieto fine deve essere ancora scritto». Mariani è chiaro nella sua riflessione, quando dice che «il Governatore è la sintesi di quanto il territorio esprime e rappresenta lo sforzo collettivo, politico ed amministrativo, per il raggiungimento di quegli obiettivi alti, cui lo stesso D’Alfonso ci ha insegnato ad aspirare. Resta inteso – dice il capogruppo regionale del Pd – che ogni singolo territorio ha diritto a mantenere la propria identità e a difendere gli interessi della sua popolazione. L’esuberanza pescarese ci insegna ogni giorno che la pacata fermezza e la forza teramane vanno sempre ribadite, insieme con la nostra storica astuzia, che a volte ci porta ad individuare anche quali librerie preferire eventualmente ad altre!».
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